GIARDINO STORICO

Il Giardino Storico

Costruito sulla collina di Taormina, il Giardino Storico di Casa Cuseni è stato realizzato da Robert Hawthorn Kitson (1873-1947) all’inizio del novecento. Sir Frank Brangwyn, Sir Alfred East, Cecil Arthur Hunt, i futuristi Giacomo Balla e Fortunato Depero disegnarono questo giardino utilizzando il paesaggio come principale attore della scena, divenendo il potente vulcano Etna e il Golfo di Naxos un tutt’uno armonioso con la natura.

Questo monumento deve essere letto ammettendo l’influenza del romanticismo di William Blake, del socialismo utopico di John Ruskin e del misticismo e trascendentalismo d’inizio novecento che provocarono una svolta anche in ambito artistico; lo spiritualismo contribuì alla nascita dell’astrattismo e all’abbandono delle forme d’arte convenzionali.

Gli ideatori del giardino di Casa Cuseni si concentrarono sulla rappresentazione del mondo spirituale più che di quello fisico; i simboli e la geometria – linguaggi dell’esoterismo – e l’uso simbolico dei colori com’era presentato nella teosofia diventano la firma distintiva, spostando la tradizione rappresentazione artistica in direzione della spiritualità, dove ancora rimaneva la speranza di dare un significato alla vita. Per loro l’artista ha il compito di risvegliare nell’umanità il ricordo della propria condizione ‘divina’, perduta dopo la cacciata dall’Eden. Fine dell’arte è la riconquista del Paradiso, inteso non come oltremondo ‘fisico’ ma come spazio interiore del quale l’uomo può riappropriarsi grazie all’immaginazione.

La costruzione, in questo giardino, di una grande Menorah, di tre Mikveh e di un Tempio per la purificazione conferma l’esistenza, a Taormina, di un grande progetto teosofico internazionale, dove l’arte, con i suoi colori, le sue forme e le sue linee rappresenta un modo di rendere  visibili eventi che appartengo al mondo astrale.